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Novità sui programmi NextGen secondo EN 13445-3

Milano – Prosegue il lavoro sui nuovi programmi NextGen secondo EN 13445-3: la versione Beta, relativa adesso anche agli scambiatori di calore,  è ora disponibile per tutti i licenziatari che ne faranno richiesta. Per chi possiede anche il software HTRI per la progettazione termica, abbiamo inoltre iniziato la costruzione di un’interfaccia che permetterà di costruire il modello grafico dell’apparecchio partendo direttamente dai risultati del calcolo termico eseguito col programma Xist, così come adesso avviene per il software STEMEC. Ricordiamo agli utenti che sono anche licenziatari dei programmi ASME che il trasferimento dei programmi EN sulla stessa piattaforma NextGen permette, per un apparecchio già costruito graficamente e calcolato secondo ASME,il cambio di codice da ASME VIII divisione 1 e/o divisione 2 ad EN 13445-3 e viceversa.

Stiamo ancora lavorando anche sul calcolo dei supporti e sul completamento dei calcoli per la pressione con quelli relativi al vento e al terremoto; calcoli dei supporti per il vento e per il terremoto sono già disponibili per il software secondo ASME. Quanto ai carichi localizzati sui bocchelli secondo WRC 107/297/537, il relativo metodo di calcolo è già stato integrato nella piattaforma NextGen per le norme ASME: l’obiettivo, com’è ovvio, è quello di avere un’unica piattaforma di progetto che permetta il calcolo completo di un apparecchio o di uno scambiatore di calore in presenza di tutti i carichi possibili, dando altresì la possibilità di modificare il codice di calcolo di un apparecchio già costruito. In prospettiva quindi alcuni programmi attuali redatti con la versione classica del software (come il programma ZICK relativo agli apparecchi orizzontali su selle, il programma COLOAS relativo alle colonne secondo ASME/ASCE e il programma CARVES relativo ai carichi localizzati sui bocchelli), pur restando disponibili nella versione classica come moduli separati, troveranno il loro logico sviluppo con l’integrazione nella piattaforma NextGen, che permetterà appunto la progettazione completa con l’utilizzo di un unico software.

Sempre in relazione al software NextGen, abbiamo notato che alcuni utenti, abituati alla versione classica del software che calcolava gli apparecchi e gli scambiatori componente per componente, hanno qualche difficoltà ad entrare nella logica del software NextGen, che invece parte dalla costruzione grafica dell’intero apparecchio, ricalcolando tutti i componenti insieme ogni volta che anche uno solo di essi viene modificato. Riteniamo comunque che questo approccio, già seguito da altri nostri qualificati concorrenti, sia quello più corretto, e che tutti i nostri licenziatari, superata qualche incertezza iniziale, non faranno fatica ad abituarsi. A tutti segnaliamo comunque la possibilità, di recente introdotta, di inserire nell’apparecchio un nuovo componente col metodo tradizionale, ossia in maniera analitica, senza specifiche relazioni dimensionali con gli altri: può essere utile anche in casi particolari, in cui risulti difficoltosa la creazione di un modello grafico dettagliato. Stiamo comunque lavorando ad un ulteriore tipo di item (finora erano previsti solo il vessel e lo scambiatore): il vessel “incamiciato”, ossia dotato di un’intercapedine (per il riscaldamento o per il raffreddamento del contenuto), che presenta, rispetto al caso del semplice vessel, caratteristiche peculiari sia dal punto di vista della costruzione grafica che da quello della progettazione (la virola interna va infatti progettata per una pressione esterna uguale a quella di progetto dell’intercapedine, più l’eventuale effetto del vuoto nell’una o nell’altra camera, che va tenuto in conto anche per il calcolo della pressione di prova).