Milano – Nei programmi NextGen (ASME VIII div.1, div.2 ed EN 13445.3) è ora disponibile un nuovo modello di apparecchio: il vessel con intercapedine (“jacketed vessel”), come quello rappresentato nella figura qui sopra. Stiamo inoltre lavorando ad una proposta che riteniamo molto interessante, per ora soltanto sulle versioni ASME: quella di prevedere la possibilità di segnalare in partenza, cioè nelle proprietà del- l’item, un gruppo omogeneo di materiali da usare per tutti i componenti: ad esempio, per apparecchi in acciaio al carbonio, lamiere in SA 516 70, tubi per bocchelli in SA 106 B, fucinati flange 5 principali in SA 266 2, flange bocchelli in SA 105, bulloneria in SA 193 B7.
Purtroppo la stessa cosa è assai più difficile da realizzare se il codice di calcolo è EN 13445, dato che le specifiche EN dei materiali hanno ancora parecchie lacune; a meno che non si utilizzino in partenza le specifiche ASME, ovviamente con l’indicazione aggiuntiva “PMA required” (è richiesta una “Particular Material Appraisal” – colgo l’occasione per ricordare che l’uso dei materiali ASME in ambito PED è subordinato all’uso di questa procedura, che altro non è se non la fornitura, da parte del fabbricante del materiale, della garanzia che le proprietà dello stesso alla temperatura di progetto sono quelle previste nella Sezione II Parte D del codice ASME).
Abbiamo in oltre in progetto una nuova versione dei programmi che permetterà una migliore impostazione dei calcoli in presenza di vento e terremoto: sarà cioè possibile stabilire fin dall’inizio per quali combinazioni di carichi (eventualmente più di una) deve essere calcolato l’apparecchio.
Da notare che nel nuovo capitolo 22 dell’EN 13445.3 (Tall Vertical Vessels), che vedrà la luce nell’Edizione 2014 della norma, queste combinazioni sono già previste in un’apposita tabella.
Da qualche mese è stata inoltre attivata la possibilità di memorizzare i rapporti di calcolo del software su file Word (.doc o .docx) anziché su file .pdf.
Personalmente riteniamo che il file .pdf sia una migliore garanzia dell’autenticità del printout, dato che un file .pdf è assai più difficilmente modificabile di un file Word; tuttavia non possiamo sottrarci a una richiesta del mercato alla quale si sono già adeguati i nostri principali concorrenti.
Cominciano ad arrivare segnalazioni, proposte e consigli dagli utenti che già possedevano la versione classica del software secondo EN 13445.3 e che hanno richiesto in prova la versione beta del software NextGen secondo la stessa norma; ringraziamo tutti per la collaborazione.
Ricordiamo che, una volta terminate le prove, come già avvenuto per il software secondo ASME VIII divisione 1, la versione NextGen andrà automaticamente a sostituire la versione classica; la sostituzione avverrà sempre nel quadro del contratto di assistenza, quindi senza alcun esborso aggiuntivo per l’utente.
Stiamo completando la versione EN del NextGen con i moduli ancora mancanti (calcolo apparecchi su selle e carichi sui bocchelli secondo il capitolo 16, metodo alternativo per il calcolo degli accoppiamenti flangiati secondo Annex G, metodo alternativo per il calcolo delle piastre tubiere secondo Annex J, calcolo dei giunti di dilatazione secondo il capitolo 14).
Contiamo di aver finito per la fine dell’anno, salvo forse per i due Annexes, che sono comunque entrambi in corso di revisione da parte del CEN.