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Il Decreto 333 (favola per I più piccini) – seguito

Riassunto della puntata precedente: Il governo della Repubblica di Topolandia non aveva mai avuto molto a cuore il problema della verifica delle trappole a molla; ma la Commissione UUAI (Unione Universale degli Animali Intelligenti) tanto brigò, scrisse e minacciò, che alla fine si dovettero regolamentare con un apposito decreto le modalità dei controlli da eseguire su questi delicatissimi congegni: appunto il decreto 333 (così detto perché scritto in soli 300 giorni da 30 topi esperti che però, dopo averlo scritto, impiegarono 3 anni a mettersi d’accordo su 3 parole). In effetti il guaio fu che su quelle 3 parole non si misero proprio d’accordo: difatti, nel tentativo (tipico dei cittadini di Topolandia, ma in particolar modo dei loro governanti) di dare un colpo al cerchio ed uno alla botte, mantenendo la stessa discretamente piena pur con la moglie sufficientemente ubriaca, non avendo i vari ministeri topolandesi (dell’Industria, della Sanità e del Lavoro) trovato un accordo su chi dovesse eseguire i controlli richiesti, si decise di inserire nel decreto il termine generico di “Ente” o “Soggetto” Preposto alle verifiche, in modo che i TON (Toporganismi Notificati), le ASPR (Aziende Sanitarie per la Protezione dei Ratti), le CETRA (Convenzioni di Esperti Topi Regionali in servizio Antitrappola) e l’ISPEST (Istituto Superiore per la Sicurezza dei Topi) potessero rivendicare il diritto all’esecuzione di controlli stessi. Ciò provocò una situazione di incertezza legislativa che fu poi finalmente chiarita, come leggerete nel seguito.

“Direttore! Direttore! Direttore!” l’urlo rimbombò nei corridoi dell’antico palazzo Topoloni, sede centrale dell’ISPEST a Urbemagna, capitale di Topolandia.

E Topo Gigio, facendo i gradini quattro a quattro, si fiondò come una freccia nell’Ufficio del Direttore, scavalcando la sua spaventatissima segretaria.

“Direttore! Topo Romano ha firmato!”. E i due non poterono trattenere le lacrime.

E sì, perché se Topo Romano non avesse firmato il nuovo Testo Unico sulla Sicurezza dei Topi, gli odiatissimi Toporganismi Notificati l’avrebbero avuta vinta: chi mai infatti si sarebbe più sognato di commissionare all’ISPEST, alle ASPR o alle CETRA una visita di messa in servizio o una visita di controllo delle Trappole a Molla, sapendo che qualunque Toporganismo Notificato poteva garantire lo stesso servizio in tempi decisamente più competitivi? Maledetti Toporganismi! Si erano fatti forti dell’appoggio del Ministero dell’Industria che, nella sua circolare interpretativa del Decreto 333, aveva osato assimilare i loro funzionari a quelli delle ASPR, delle CETRA e dell’ISPEST, dando anche a loro la facoltà di mettere in servizio le Trappole a Molla.

Ma adesso il nuovo Decreto sulla Sicurezza dei Topi faceva finalmente giustizia di quella circolare aberrante, e stabiliva inequivocabilmente che nessun toporganismo privato avrebbe potuto sostituire i toporganismi pubblici come l’ISPEST, le ASPR e le CETRA: sarebbero state se mai queste organizzazioni, non più gli utenti, a decidere di affidare, eventualmente, l’incarico ad altri soggetti.

“Guardi, guardi qui, Direttore!” esultò Topo Gigio sventolando un foglio di carta. “C’è scritto proprio così: per l’effettuazione delle verifiche delle Trappole a Molla, le ASPR e l’ISPEST possono avvalersi del supporto di soggetti pubblici o privati abilitati. I soggetti privati abilitati acquistano la qualifica di incaricati di pubblico servizio e rispondono direttamente alla struttura pubblica titolare della funzione. Capisce Direttore?”.

“Veramente non capisco” soggiunse il Direttore pensieroso. “ma se sarà poi il Ministero dell’Industria a decidere chi saranno i soggetti pubblici o privati abilitati, non saremo da capo con i loro maledetti Toporganismi notificati?

Gli occhi di Topo Gigio furono attraversati da un lampo di furbizia: “E no direttore! Non più! Perché quando in Topolandia si usa un’espressione come soggetti pubblici e privati abilitati é chiaro che ci possono stare dentro anche l’idraulico, l’imbianchino ed il portiere! E in ogni caso dovranno prima rivolgersi a noi, e quindi saremo noi che dovremo autorizzare chi è degno o non è degno di sostituire l’autorità pubblica nelle sue inderogabili funzioni di controllo!”.

“Hai proprio ragione, Topo Gigio: a noi spetterà tutto: siamo già Toporganismo Notificato, direi anzi che siamo il più notificato tra i Toporganismi: con il nuovo decreto manterremo l’esclusiva della visita di primo impianto, alla faccia della Commissione U.U.A.I. e del Ministero dell’Industria: se adesso ci incaricheranno anche di scegliere quali soggetti abilitati, a nostro insindacabile giudizio, avranno diritto di sostituirci, il nostro potere non avrà più limiti! E questo, caro Topo Gigio, dimostra che ho avuto ragione!”

Il Direttore sospirò, poi, asciugandosi le lacrime, proseguì: “Sono più di 25 anni che dirigo questa baracca! Quante, quante volte, in questi 25 anni, hanno tentato di farci scomparire! Ma siamo sempre riusciti a sopravvivere! Prima ci hanno provato con l’entrata in vigore della Direttiva STED (Spring Trap Equipment Directive), quando ci hanno tolto il controllo di costruzione per affidarlo ai Toporganismi: ma noi ci siamo egregiamente difesi facendoci nominare Toporganismo notificato prima di tutti gli altri! Poi quando hanno tentato di regionalizzarci, con la scusa del Decreto Bassottini, e infine con quella disgraziata circolare del Ministero dell’Industria, che attribuiva d’ufficio ai Toporganismi le nostre stesse competenze sulla messa in esercizio e sui controlli periodici. Ma ora siamo a cavallo! Vedrai che nessuno oserà più affidare ai Toporganismi privati  i  controlli  di  costruzione, sapendo  che  sarà  poi  l’ISPEST  a  controllare la  messa  in esercizio“.

“Ma Direttore,” soggiunse Topo Gigio, “adesso che il governo di Topo Romano è caduto, che cosa farà il nuovo governo di Topo Silvio? Non ci ritirerà fuori di nuovo i Toporganismi?”.

“Tranquillo Topo Gigio!” rispose sorridendo il Direttore. “In questi 25 anni sono cambiati tanti governi: abbiamo già dovuto affrontare la rivoluzione di Zampe Pulite, che ha fatto scomparire interi partiti politici; abbiamo avuto al governo Topo Giuliano, Topo Romano, Topo Silvio, Topo Massimo, e non mi ricordo più quanti altri Topi della politica, e sempre ho saputo guadagnarmi la fiducia di tutti, cosicché sono sempre riuscito a portare avanti la gloriosa bandiera dell’ISPEST, nonostante l’opposizione del  Ministero dell’Industria, dei  Toporganismi e  della  Commissione UUAI. E poi, in fondo, caro Topo Gigio, sicurezza o non sicurezza, la nostra vera forza sta nel fatto che delle Trappole a Molla in Topolandia non frega niente a nessuno: Topo Silvio avrà ben altre gatte da pelare quando sarà al governo!” E i due Topi si abbracciarono, dandosi grandi zampate sulle spalle.

2 Continua

N.B. Ogni riferimento a persone, fatti, organismi e leggi della Repubblica Italiana è puramente casuale. Si precisa comunque che le verifiche in esercizio delle Trappole a Molla non hanno assolutamente niente a che fare con quelle delle attrezzature in pressione, anche perché le trappole a molla sono assai meno pericolose per i topi di quanto le attrezzature in pressione non lo siano per gli esseri umani.

Fernando Lidonnici