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Il futuro delle norme CEN armonizzate per la Direttiva PED – Il ruolo dell’EPERC, il Consorzio Europeo per la ricerca sulle Attrezzature a Pressione

Qual è la procedura per la preparazione delle norme armonizzate per le attrezzature a pressione?

Come tutte le direttive del “Nuovo Approccio”, la Direttiva sulle Attrezzature a Pressione (PED) non può essere applicata senza norme in grado di tradurre in istruzioni dettagliate i Requisiti Essenziali di Sicurezza contenuti nella Direttiva. La Direttiva stessa, infatti, non contiene dettagli obbligatori di progettazione, costruzione o collaudo: questi dettagli si trovano nello standard, a condizione, ovviamente, che si possa dimostrare che essi sono conformi ai requisiti essenziali di sicurezza della Direttiva: questo è infatti il motivo per cui abbiamo bisogno di “norme armonizzate”, cioè norme che diano la cosiddetta “presunzione di conformità” alla Direttiva.

La Commissione Europea ha affidato al CEN, la Federazione degli organismi nazionali di standardizzazione europei, la preparazione delle norme armonizzate. Data la necessità di raggiungere un consenso generale, ci sono regole specifiche che questa organizzazione deve seguire per emanare non solo norme armonizzate per le direttive europee, ma qualsiasi altra norma europea: gli esperti incaricati della preparazione di una norma lavorano in specifici Comitati Tecnici (TC), e possono essere nominati solo dai rispettivi organismi nazionali di standardizzazione (DIN per la Germania, BSI per il Regno Unito, AFNOR per la Francia, UNI per l’Italia e così via); le tre lingue ufficiali del CEN sono Inglese, Francese e Tedesco: tutte le bozze predisposte dai CT dovranno essere disponibili in tutte queste tre lingue prima di essere presentate alla successiva procedura di approvazione. Questa procedura consiste innanzitutto in un’inchiesta pubblica, nella quale ogni organismo di standardizzazione nazionale può approvare o disapprovare la bozza: ciascun organismo ha un potere di voto ponderato che dipende all’incirca dal numero di abitanti del proprio paese. In caso di approvazione, è possibile formulare commenti: il CT che ha redatto la bozza ha il compito di esaminare i commenti, e accettare o rifiutare ciascun commento: dovrà però fornire una motivazione per tutti i commenti rifiutati. La fase finale è il Voto Formale, in cui gli organismi nazionali approvano o disapprovano, sempre con una procedura di voto ponderata, la bozza aggiornata, che in caso di approvazione diventerà uno standard europeo. Questa procedura è esattamente la stessa per un nuovo standard o per la modifica di uno standard esistente. Si noti che dopo l’approvazione di una norma europea tutte le norme nazionali che trattano lo stesso argomento devono essere ritirate.

Una volta che la preparazione di una nuova norma, o la modifica di una norma esistente, è stata concordata in uno specifico Comitato Tecnico (ovvero, è stato approvato un nuovo “Work Item” per questo TC), per tutte le fasi di preparazione e approvazione sopra descritte ci sono vincoli temporali specifici, compreso il tempo necessario per la traduzione in tutte e tre le lingue ufficiali del CEN (sebbene la maggior parte delle bozze siano preparate in Inglese, la traduzione è necessaria per la presentazione della bozza all’Inchiesta Pubblica o al Voto Formale): se questi vincoli temporali vengono superati, il relativo work item dovrà essere annullato.

Perché la preparazione di una norma armonizzata per le attrezzature a pressione è più difficile della preparazione di qualsiasi altra norma CEN?

Tuttavia, la preparazione di una norma armonizzata (o della modifica di una norma armonizzata) prevede alcuni passaggi aggiuntivi, basati sulla necessità dell’approvazione del cosiddetto HAS Consultant. Cos’è uno HAS Consultant (meglio: un consulente per le norme armonizzate)? Lo HAS Consultant è un esperto indipendente, incaricato dalla Commissione Europea di verificare la conformità di qualsiasi nuova EN armonizzata (o qualsiasi nuova modifica di una EN armonizzata) alla relativa direttiva: solo dopo la verifica di tale conformità, la norma ha diritto a essere inserita nella OJEU (Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea), dandogli così il diritto che il suo utilizzo possa garantire la presunzione di conformità alla direttiva. Sarebbe troppo lungo entrare più nel dettaglio sull’argomento: chi ha bisogno di maggiori informazioni sui compiti dello HAS Consultant e sulle procedure che devono essere seguite per ottenere la conformità di una EN alla direttiva, le può trovare tutto nel seguente collegamento (preso dal sito web del BOSS = Business Operating Support System):

https://boss.cen.eu/developingdeliverables/pages/en/pages/has_assessment_process/

La figura seguente riassume le diverse fasi della procedura:

 

 

Per il caso specifico della norma EN 13445 sui recipienti a pressione non soggetti alla fiamma, c’è un’ulteriore complicazione: una nuova edizione deve essere preparata ogni 5 anni, mentre può essere preparato un solo Amendment annuale per ciascuna parte della norma. La norma EN 13445 è preparata dal CEN TC54 ed è composta da molte parti diverse: parte 2 per i materiali, parte 3 per la progettazione, parte 4 per la fabbricazione e così via. Generalmente ciascuna parte è sotto la responsabilità di uno specifico Gruppo di Lavoro di esperti del Comitato Tecnico CEN di riferimento. La nuova procedura penalizza particolarmente il Gruppo di Lavoro 53, che è responsabile della parte 3: seguendo infatti le prescrizioni della Direttiva Attrezzature a Pressione, l’idea degli esperti di questo Gruppo di Lavoro è sempre stata quella di completare il più possibile le procedure di calcolo, considerando non solo la pressione, ma tutti gli altri possibili carichi, come vento, terremoto, carichi locali causati dai supporti: quindi il contenuto di questa parte è stato progressivamente ampliato, tanto che le 707 pagine della prima Edizione (2002) sono state aumentate a 874 nell’Edizione 2021, mentre il primo Amendment di questa edizione è composto da 206 pagine aggiuntive. Si noti che questo Amendment è una raccolta di tutti gli Amendments della precedente Edizione 2014 la cui approvazione era ancora in corso nel 2021, e quindi contiene argomenti su cui la discussione era iniziata diversi anni fa: tutti questi Amendments sono già stati discussi e aggiornati con i commenti dell’Inchiesta Pubblica, ma non hanno potuto essere portati al Voto formale, che probabilmente avrà luogo quest’anno, a condizione che il WG53 sia in grado di rispondere a tutti i possibili commenti sollevati dallo HAS consultant. Ma cosa accadrà per i futuri Amendments annuali? Abbiamo già la bozza di un ulteriore Amendment, che contiene modifiche apportate da diversi esperti su più Capitoli e Annessi: considerato che non è possibile discutere separatamente ogni capitolo modificato, perché secondo il nuovo modo di lavorare è ammesso mandare alla procedura di approvazione un solo Amendment all’anno, contenente tutte le possibili modifiche alla parte 3, se qualcuno solleva un problema su uno  specifico capitolo, l’unica soluzione possibile è saltare le modifiche di questo capitolo in modo da salvare le restanti modifiche di tutti gli altri capitoli.

Perché la Commissione Europea ha deciso di creare l’EPERC (European Pressure Equipment Research Council)?

L’esperienza degli ultimi anni ha dimostrato che per costruire una nuova norma gli esperti incaricati della sua elaborazione devono essere completamente concordi sulla teoria su cui la norma stessa si basa: altrimenti, considerati i vincoli imposti dalle regole del CEN , tutte le discussioni conseguenti causeranno ritardi inaccettabili. A questo proposito è chiaro che, prima di chiedere l’apertura di un nuovo work item, la questione deve essere discussa in una task force appartenente ad un’organizzazione libera da tali vincoli. Tale organismo è stato infatti creato dalla Commissione Europea già nel 1997 ed è stato denominato EPERC (European Pressure Equipment Research Council), considerando la positiva esperienza dell’analoga organizzazione esistente negli USA (PVRC = Pressure Vessel Research Council). Le Task Forces dell’EPERC iniziarono a lavorare su molti temi diversi, per i quali era necessaria un’attività di ricerca, e per i quali la nuova Direttiva sulle Attrezzature a Pressione richiedeva standard nuovi e avanzati: poiché l’adesione all’EPERC era gratuita, molti esperti, appartenenti a università, centri di ricerca, utilizzatori e produttori di apparecchiature a pressione, società di ingegneria e organismi notificati hanno iniziato a prendere parte ai lavori di queste Task Forces. Nei primi anni di attività furono redatti molti bollettini e rapporti di ricerca interessanti, che trattavano di Design by Analysis, di Tenuta delle Flange, di nuovi acciai avanzati, ecc. Naturalmente i costi di gestione dell’organizzazione non erano certo trascurabili: ma all’inizio erano sostenuti dalla Commissione Europea, che aveva nominato il Joint Research Centre di Petten come segretariato dell’EPERC.

Questo sostegno però non poteva durare indefinitamente: e una volta terminato, il JRC venne sostituito da altri enti, i quali però presto o tardi si resero conto che, mancando il finanziamento della Commissione, non potevano continuare a spendere soldi nell’organizzazione di convegni e seminari senza un corrispondente introito: a alla fine, il vero vantaggio si dimostrò essere per le aziende a cui appartenevano gli esperti, perché nell’ambito delle attività dell’EPERC c’era però la possibilità di organizzare progetti di ricerca finanziati dalla Commissione, realizzati da joint ventures composte da organizzazioni di diversi paesi: questi progetti , identificati da diversi acronimi, hanno segnato passi importanti nella tecnologia e nella standardizzazione delle attrezzature a pressione (Design by Analysis, PERL, ENVELOPS, Comparative Study, ecc.).

Perché nel 2011 l’EPERC ha deciso di trasformarsi in un’associazione legale senza scopo di lucro?

Rimaneva tuttavia il problema del costo del segretariato (generalmente chiamato “Operating Agent”). Nel 2011 il Consiglio di Amministrazione decise di fare un importante passo avanti, trasformando l’EPERC (una semplice organizzazione “di fatto”) in EPERC-AISBL, un’organizzazione senza scopo di lucro secondo la legge belga. Quali vantaggi si potevano ottenere in questo modo? L’idea era quella di richiedere un contributo annuale da parte dei soci: una quota associativa (relativamente bassa per i singoli esperti, molto più alta per le aziende), da utilizzare per la gestione di tutte le attività dei Task Groups. Sfortunatamente, il tempo e la burocrazia necessari per la creazione dell’AISBL hanno causato lo stop di tutte le attività dell’EPERC. Durante questo stop, molti esperti dell’ex EPERC si sono dimenticati della sua esistenza: e quando qualcuno ha detto loro che, per riprendere l’attività, avrebbero dovuto pagare qualcosa, semplicemente sono scomparsi. A volte anche organizzazioni importanti erano riluttanti a pagare somme di denaro che difficilmente potevano giustificare davanti ai loro dirigenti (già preoccupati per gli onorari richiesti dai loro organismi nazionali di standardizzazione impegnati nei lavori del CEN): così alcuni esperti di queste organizzazioni hanno preferito diventare essi stessi  soci individuali dell’EPERC-AISBL, per farsi poi rimborsare dalle loro società il pagamento della quota associativa; mentre la pesante burocrazia e gli alti costi legati alla gestione di una AISBL belga (necessità di tradurre in Francese tutti i documenti, necessità di un indirizzo postale e di un numero di telefono fittizi in Belgio, presenza di un Notaio belga e di un Contabile belga, ecc.) scoraggiava tutti gli ulteriori agenti operativi dell’EPERC-AISBL, i quali, dopo alcuni anni di positivo lavoro, preferivano dimettersi e lasciare questo compito a qualcun altro.

 

Breve storia dell’EPERC-AISBL

Ciononostante, l’EPERC-AISBL è stata in grado di organizzare molti eventi di successo: l’ultimo è stato la Conferenza organizzata a Roma nel 2019. Tuttavia, il Covid 19 ha causato lo stop di tutti i seminari e degli incontri dei Task Groups in presenza, così che tutti gli incontri dei TG negli anni successivi sono stati organizzati tutti via internet. Nel 2022 e 2023, dopo le dimissioni dell’ultimo Operating Agent, il ruolo dell’Operating Agent è stato sostenuto dal Consiglio di Amministrazione. Alla fine, resosi conto che non era possibile andare avanti così, l’ultimo CDA ha deciso di sciogliere l’AISBL, la quale, pagati tutti i possibili creditori, è stata sciolta definitivamente nell’Assemblea Generale del 10 ottobre 2023. I restanti fondi (circa 500 euro) erano sufficienti per assicurare la continuazione del sito sino alla fine del 2024: pertanto, in qualità di ultimo Presidente dell’AISBL, mi sono impegnato ad utilizzarli per questo scopo.

 

Quale può essere il futuro dell’EPERC?

Ciò che è veramente fondamentale è la collaborazione tra i Comitati Tecnici del CEN ed i Task Group del nuovo EPERC: in altre parole, il lavoro dell’EPERC deve essere orientato alle esigenze del CEN. Giusto per fare un esempio, il WG53 del CEN TC54 (responsabile della progettazione e dei calcoli dei recipienti a pressione non soggetti alla fiamma) ha ricevuto da molti esperti la richiesta di integrare nella EN 13445.3 la possibilità di una progettazione degli accoppiamenti flangiati basata su un tasso di perdita accettabile, considerando il lavoro già svolto nel TC74 (Flange), che ha preparato la norma EN 1591-1. Tuttavia la EN 1591-1 prevede solo due tipologie di accoppiamenti flangiati: flangia con flangia e flangia con coperchio, mentre per fare una norma completa bisogna considerare anche le flange bullonate alle piastre tubiere e le piastre tubiere degli scambiatori con fascio estraibile, che generalmente sono interposte tra due flange imbullonate insieme, con condizioni di progetto diverse su ciascun lato. Inoltre, uno dei problemi principali del metodo EN 1591.1 è la necessità di considerare le effettive caratteristiche di una specifica guarnizione fornita da uno specifico produttore: ciò obbliga il progettista a selezionare il produttore della guarnizione anche in caso di un calcolo preliminare effettuato in fase di offerta, mentre, d’altro canto, può costituire un vincolo inaccettabile per la manutenzione di un impianto di processo. Ebbene, nel 2022 il Task Group 3 dell’EPERC (Flange Leak Tightness) aveva avviato uno studio sul comportamento di un dato accoppiamento bullonato utilizzando diverse guarnizioni, fornite da diversi produttori, al fine di verificare la possibilità di creare una tabella con caratteristiche standard delle guarnizioni aventi come variabile anche la “classe di tenuta”, cioè il tasso di perdita accettabile.

Naturalmente questo è solo un esempio del tipo di attività che l’EPERC potrebbe svolgere: questa attività è generalmente chiamata “ricerca prenormativa”, e nella storia dell’Unfired Pressure Vessel Standard EN13445 ci sono stati già molti casi in cui è stato dimostrato che l’effettiva organizzazione del CEN non è in grado di includere questa attività nella preparazione di una nuova norma.

 

Come potrebbe essere organizzato il lavoro del nuovo EPERC?

Insieme all’ultimo CDA della ex AISBL stiamo ora studiando la possibilità di creare una nuova associazione “di fatto” senza scopo di lucro, possibilmente gratuita per tutti i soci individuali, salvo un ticket da pagare nel caso che un membro desideri prendere parte a una particolare riunione di uno dei gruppi di lavoro; al contrario, i soci aziendali potrebbero pagare una quota associativa annuale, dando loro la possibilità di una partecipazione illimitata dei propri collaboratori a tutte le riunioni dei TG. In ogni caso tutti i soci otterranno le credenziali per accedere all’“area soci” dell’EPERC, contenente tutte le relazioni dei passati convegni, incontri e seminari, nonché i verbali di tutte le riunioni dei Task Groups. Naturalmente si tratta solo di una proposta, da discutere prima di tutto con i soci dell’ex AISBL, ma qualsiasi proposta alternativa potrebbe essere presa in considerazione.

In ogni caso, qualunque siano le regole del nuovo EPERC, l’importante è trovare un “Operating Agent” idoneo: un soggetto (università, istituto di ricerca, azienda privata, organismo notificato) che possa utilizzare il denaro raccolto con qualsiasi fonte di possibili introiti per l’organizzazione di eventi con una larga partecipazione di esperti. Saremo lieti di esaminare tutti i possibili candidati al ruolo di Operating Agent.

Come ho detto prima, il sito web dell’EPERC-AISBL è ancora aperto:

https://www.eperc-aisbl.eu/

e gli ex membri dell’EPERC-AISBL possono ancora accedere all’“Area Soci” e vedere tutti i documenti storici, studi, progetti, rapporti di conferenze, verbali delle riunioni dei Task Groups creati fino ad ora. Se qualcuno ha bisogno di credenziali limitate nel tempo per entrare nell’“Area Soci” ed esaminare tutto questo materiale, alla voce “contact us” potrà richiedere tali credenziali ed inoltrare la sua opinione ed eventuali consigli.

Fernando Lidonnici

Convenor of WG53/CEN TC54

(ultimo presidente dell’EPERC-AISBL)

Milano, 8 febbraio 2024