Milano – Per la seconda volta quest’anno (ma per la 16a volta dal 2005) riproponiamo questo corso, per il quale continuano ad arrivarci richieste da ogni parte d’Italia. Ancora una volta, grazie di cuore a tutti gli allievi dei corsi precedenti, che, coi loro suggerimenti, ci permettono di affinare sempre di più i nostri obiettivi sulla base dei feed-back che riceviamo, anche se è ovviamente difficile comprimere in soli quattro giorni tutto ciò che sarebbe necessario conoscere sull’argomento “progettazione”; difficoltà accresciuta poi dal fatto che la materia (sia sul piano della teoria che su quello della normativa) è in continua e costante evoluzione (i nostri “manuali”, che vengono distribuiti a tutti i partecipanti, sono arrivati, in alcuni casi, alla settima revisione dalla prima edizione del 2005). Abbiamo anche cercato, per quanto possibile, di inserire sia nei manuali che nelle “slides” usate durante la presentazione, anche informazioni relative alla costruzione (ad esempio, sulla formatura dei fondi bombati), ai materiali e ai controlli, privilegiando quelle informazioni che, insieme a quelle relative alla determinazione degli spessori da usare, hanno maggiore impatto sui costi. Giova comunque ricordare ancora una volta che “progettare” non vuol dire solo realizzare una struttura che sopporti le condizioni di carico previste, il che sarebbe di per sé sufficiente a soddisfare le esigenze di un cliente o di un ente di controllo: progettare vuol dire invece selezionare, tra tutte le soluzioni possibili per quella struttura, quella che, a parità di condizioni di carico sopportate, minimizza nel contempo i costi, comprendendo nei costi non solo la manodopera e i materiali, ma anche il costo del tempo necessario a realizzare il progetto stesso; il che, in regime di libera concorrenza, è fondamentale per qualunque azienda costruttrice. In altre parole, è questo il concetto che intendiamo trasmettere agli allievi che frequentano i nostri corsi, e che è, tra l’altro, alla base di tutto il software di nostra produzione. Anche questa volta Sant’Ambrogio curerà in prima persona l’organizzazione: il corso si terrà sempre a Milano, presso l’Hotel Nu: la locandina, come nell’edizione precedente, è scaricabile dal sito Sant’Ambrogio, e contiene una scheda di iscrizione, compilabile on-line. I destinatari del corso sono ovviamente i progettisti di apparecchi a pressione (non necessariamente ingegneri) che intendono approfondire la conoscenza dei vari codici di calcolo (ASME, VSR, AD 2000, EN 13445), anche allo scopo di imparare a conoscerne le reciproche differenze. Il corso, seguendo uno schema oramai collaudato, si articola in 4 giornate, ferma restando la possibilità degli interessati di seguire anche i singoli moduli di mezza giornata ciascuno:
11 Novembre 2013 – Modulo 1
NOZIONI GENERALI DI PROGETTAZIONE MECCANICA
12 Novembre 2013 – Modulo 2
A – PROGETTAZIONE MECCANICA DI SERBATOI A PRESSIONE INTERNA ED ESTERNA
B – PROGETTAZIONE MECCANICA DI ACCOPPIAMENTI FLANGIATI
13 Novembre 2013 – Modulo 3
A – PROGETTAZIONE TERMICA DEGLI SCAMBIATORI DI CALORE A FASCIO TUBIERO
B – PROGETTAZIONE MECCANICA DEGLI SCAMBIATORI DI CALORE A FASCIO TUBIERO
14 Novembre 2013 – Modulo 4
A – PROGETTAZIONE PER I CARICHI DIVERSI DALLA PRESSIONE
B – IL CALCOLO A FATICA
Anche se verranno trattati argomenti relativi all’analisi FEM (DBA = Design by Analysis), lo scopo principale del corso sarà soprattutto l’apprendimento delle tecniche di progettazione classica (DBF = Design by Formulae), che restano comunque quelle a tutt’oggi maggiormente usate nell’industria, e comunque le uniche che permettano l’”ottimizzazione del progetto” a cui facevamo cenno più sopra, dato che un calcolo DBA può essere solamente un calcolo di verifica di una struttura esistente, ed è quindi poco adatto a confrontare tra loro numerose possibili soluzioni, che richiederebbero ciascuna un costoso rifacimento del modello FEM usato per la verifica.